Castel del Monte (File 156-510) |
Disegno dell'Ala del Portale |
Introduzione
Castel del Monte è orientato verso est, un orientamento comune dell'architettura antica. Un raffinato portale fu aggiunto a uno dei lati della pianta ottagonale, quello rivolto verso est, per dare un fronte al castello. L'incorporazione di una saracinesca nel portale richiese un certo numero di modifiche sul muro della facciata, nell'ala del portale. Queste modifiche includevano un piccolo spostamento della stanza con la volta acrociera e la collegata sezione della parete del cortile verso il centro della pianta. Di conseguenza, il perfetto perimetro ottagonale del cortile veniva distorto.
Ci sono altre piccole distorsioni nell'ala del portale. Molto probabilmente, queste non furono variazioni casuali durante la costruzione rispetto alle specificazioni del disegno, ma piccole correzioni ben intenzionate, probabilmente correlate a tentativi per correggere l'orientamento del portale.
L’Ala del Portale
Il compito che segui le due fasi iniziali della progettazione, il disegno concettuale e la modifica della torri, fu sicuramente quello di definire un fronte per il castello. l piano terra ottagonale risolve i requisiti strutturali ma non include alcuna caratteristica che si presta come posizione organica per un fronte al castello. La pianta ha otto ali tutte simile e strutturalmente uguale, indistinguibili l'una dall'altra. Di conseguenza, uno qualsiasi dei lati ottagonali della pianta può servire da fronte, aggiungendovi un portale, Fig. 1.
Fig. 1. Portale di Castel del Monte
L’introduzione di un frontale richiedeva una modifica alla progettazione dell'impianto, coinvolgendo solo un'ala della pianta. In contrasto, la modifica delle torri, affrontata nella seconda fase del progetto (la Modifica del Disegno Planimetrico), era una modifica sistemica che interessava ogni torre e l'intera pianta, preservando la simmetria rotazionale di otto ali del piano terra.
Gli studiosi sottolineano che il portale di Castel del Monte si affaccia a est, in direzione di Andria, città amata da Federico II Hohenstaufen che costruì il castello. Ciò si ottiene semplicemente impostando l'orientamento di una delle principali diagonali dell'ottagono della pianta di 22,5° rispetto alla direzione est. Uno dei lati ottagonali della pianta viene così rivolto verso est e diventa il fronte per il castello, Fig. 2. Un fronte venne aggiunto a questo lato, con conseguente modifica in questa ala del castello, Fig. 3.
Fig. 1. Orientamento della pianta per stabilire il fronte del castello.
Fig. 3. Fronte sull’ala est della pianta ottagonale.
Il muro della facciata è abbastanza spesso, 2,56 m, per soddisfare le esigenze di una entrata semplice. Ciò avrebbe lasciato il lato prescelto senza altre modifiche, ad eccezione della porta, in armonia con lo stile liscio e semplice del muro della facciata. Un portale fu aggiunto invece sul lato esterno del muro di facciata, Fig. 4. Presumibilmente questo era un dettaglio apportato dai Cistercensi che molto probabilmente finalizzarono il progetto ed eseguirono la costruzione.
Fig. 4. Portale aggiunto sul fronte del muro esterno.
I progettisti decisero di aggiungere un cancello tipo saracinesca davanti alla porta. La saracinesca è formata da un cancello che scorre su e giù in scanalature verticali intagliate nel muro del portale, Fig. 5. Il cancello è scomparso a Castel del Monte al giorno d'oggi; tutto ciò che rimane sono le scalanature nella muratura del portale, Fig. 6.
Fig. 5. Esempio di un cancello a saracinesca.
Fig. 6. Scalanature per il cancello a saracinesca a Casterl del Monte.
L'aggiunta della saracinesca necessita uno spazio aperto sul piano superiore, accessibile dall’interno in corrispondenza delle scanalature della saracinesca, per il sollevamento del cancello, Fig. 7. Ciò richiedeva la riconfigurazione del muro al piano superiore, perché la saracinesca si trova sul lato esterno del muro della facciata.
Fig. 7. Spazio sulla parete del pianosuperiore sopra il portale, “Sala del Trono”.
La riprogettazione della parete consiste strutturalmente di due modifiche: un allargamento verso l'interno del muro della facciata al piano terra, e un'estensione verso l'esterno del muro del piano superiore, sovrastante la porta sul piano inferiore. Naturalmente, questa è una modifica unica eseguita soltanto su un lato del muro della facciata ottagonale, quello scelto come fronte, rivolto verso Est.
La volta a crociera ha una base quadrata con una dimensione w al piano terra, stabilita nella fase di progettazione concettuale e conservata nella successiva fase di progettazione, la modifica delle torri. È una dimensione fissa che non poteva essere cambiata; tutte le stanze al piano terra hanno lo stesso identico disegno con uguale misura per la volta a crociera.
L'allargamento del muro della facciata al piano terra è principalmente all'interno, verso il centro della pianta. Questo ingrandimento della parete nello spazio della stanza richiede che la base quadrata della volta a crociera e la sezione attaccata del muro del cortile in quest’ala dell'ottagono della pianta siano spostati all'interno verso il centro della pianta, Fig. 8.
Fig. 8. Spostamento della volta a crociera e del muro del cortile.
Il semplice riposizionamento del muro del cortile in questa ala dell'ottagono della pianta creerebbe degli angoli nel perimetro del cortile, Fig. 8. Questi angoli sono riempiti con murature, il che ritorna il perimetro del cortile alla forma ottagonale. Tuttavia, è un ottagono irregolare a causa delle distorsioni create da queste modifiche.
L'irregolarità nell'ottagono del cortile è una delle poche anomalie nelle forme geometriche altrimenti perfette di Castel del Monte. L’irregolare cortile è un dettaglio su cui si soffermano H. Götze, W. Schirmer e altri studiosi. Prima di approfondire ulteriormente il quisito di questo dettaglio della pianta, è utile esaminare prima la struttura della parete del portale.
Muro del Portale
La sezione del portale appare in Fig. 4 come uno stendardo medievale che pende dalle torri, di fronte al muro della facciata. Una copia dell'immagine del portale è mostrata in Fig. 9 con annotazioni dettagliate che evidenziano le varie sezioni.
Fig. 9. Componenti del muro del portale.
Altri dettagli della parete del portale sono rivelati nel profilo trasversale mostrato in Fig. 10, una riproduzione del lavoro di Schirmer. Insieme alla Fig. 9, forniscono informazioni lungo e attraverso la parete del portale.
Fig. 10. Schema del muro del portale
La facciata del castello è un disegno sofisticato a due piani che fonde il portale al piano terra con la sporgenza del piano superiore. La porta del piano terra si allinea con il muro della facciata ed è incorniciata tra due pilastri, formando una sezione quadrata, Fig. 9. I pilastri sono sormontati da capitelli che suggeriscono una funzione di supporto per la struttura di cui sopra. Infatti, il frontone sopra e il corrispondente podio a forma di cuneo più in alto forniscono una funzione strutturale di mensola per la parete del piano superior, Fig. 11. La struttura sporgente si estende da 70 a 75 cm dal perimetro ottagonale della parete della facciata, una misura annotata sul tetto, Fig. 12.
Fig. 11. Estensione del muro al piano superiore.
Fig. 12. Estensione del muro del portale sul tetto.
Il quadrato del portale, il frontone sopra, il podio a cuneo sulla parte superiore e la parete del piano superiore formano una pila di sezioni murarie della stessa larghezza, Fig. 9. L'ascesa di questa pila accompagnata da una graduale sporgenza lascia aperture simili a scanalature su entrambi i lati, tra questa struttura centrale e le torri. Le scalanature sono chiuse da archi in cima vicino al tetto, dove un semplice muro si estende tra le torri.
Il disegno utilizza queste caratteristiche strutturali insieme a elementi decorativi per creare una transizione da terra a tetto che nasconde la sporgenza del piano superiore e dà un senso di piattezza, che è la caratteristica degli altri sette lati del muro della facciata.
Vi sono dunque due linee di delimitazione che definiscono il fronte del portale: una si trova al livello del pavimento di terra dove è impostato il portale, Fig. 13; l'altra si trova sul tetto dove l'estensione del piano superiore è chiaramente delineate, Fig. 14. Il riferimento in quest'analisi è il lato dell'ottagono regolare che delinea il perimetro esterno del muro della facciata, Fig. 8.
Fig. 13. Allinamento del muro del portale al piano terra.
Fig. 14. Allinamento delmuro del portale sul tetto.
La porta al piano terra sembra allineata con questo lato dell'ottagono della facciata. Schirmer mette la distanza radiale del lato della facciata dove è impostato il portale dal centro della pianta ad una misura uguale agli altri lati del muro della facciata, 20,26 m, ± 1,5 cm, Fig. 15. Tuttavia, ci sono alcuni quisiti su questo punto.
Fig. 15. Misure radiali al piano terra ? Schirmer.
La misura per la sporgenza del piano superiore non viene presa direttamente da Schirmer o Götze. Si stima che sia di circa 70-75 cm, come indicato sopra, Fig. 12. È teorizzato che i progettisti possano aver scelto una misura esatta di due piedi di Castel del Monte ("CdM-ft") estesa fuori dagli angoli della torre, che a loro volta sono separati dalla parete della facciata da timpani (spandrel), Fig. 16. La risultante estensione del piano superiore sarebbe quindi 76 cm dal perimetro esterno della parete della facciata (2 x CdM-ft + spandrel = 2 x 30,2 + 15,4 = 75,8).
Fig. 16. Dettaglio sulla misura dell‘estensione del piano superiore.
Sia Schirmer che Götze indicano che la larghezza del muro della facciata al piano terra è di 2,79 m. La larghezza del muro della facciata per gli altri sette lati del muro della facciata è data da Schirmer come 2,56 m, ± 1,5 cm, Fig. 15. Di conseguenza, il muro della facciata sul lato del portale è di 0,23 m più largo rispetto al muro della facciata sugli altri sette lati al piano terra.
Ci sono alcuni quisiti riguardo la posizione precisa del portale sul piano terra rispetto all'ottagono perimetrale della facciata, Fig. 17. Schirmer indica che il perimetro della facciata nell’ala del portale è di 20,26 m dal centro della pianta, Fig. 15.
Fig. 17. Ala del portale e muro della facciata.
I lati della torre adiacenti al portale (sm) sono rispettivamente di 3,25 m per la torre 8 e di 3,30 m per la torre 1, Fig. 18. I lati della torre (sm) che intersecano il muro della facciata, 16 di essi al piano terra, sono tutti uguali e hanno la dimensione di 3,38 m al termine della seconda fase di progettazione dell'impianto nel modello di questo studio. Götze indica che questa è effettivamente la misura nominale di questi lati (sm), essendo la misura del lato ottagonale della torre (s) più la misura del timpano (m), (3,23 + 0,15 = 3,38). I lati della torre (sm) sono più corti nell'ala del portale, di 13 cm sul lato della torre 8, e 8 cm sul lato della torre 1, Fig. 18. Queste differenze suggeriscono che il fronte del portale potrebbe essere leggermente di fronte all'ottagono perimetrale del muro della facciata al piano terra.
Fig. 18. Allineamento del muro del portale al piano terra.
Per complicare ulteriormente questo soggetto nell'ala del portale, c'è la differenza tra il lato sulla torre 8 (sm8-8 = 3,25 m) e il lato sulla torre 1 (sm1-8 = 3,30 m), Fig. 18. Questa differenza è probabilmente associata ad un'altra misura irregolare segnalata da Schirmer. La distanza dell'angolo esterno del basamento della torre in Fig. 15, annotata anche come angolo EE" in Fig. 18, dal centro della pianta è una misura uniforme di 26,30 m, ± 3,0 cm, per le torri da 1 a 7, ma è di 26,21 m per la torre 8, Fig. 15. Sembra quindi che la torre 8 sia più vicina al centro della pianta rispetto alle altre torri, di 9 cm in media. Ciò spiega probabilmente la misura più corta per il lato alla torre 8 (sm8-8) rispetto al lato alla torre 1 (sm1-8), sebbene non si possa escludere che il fronte segua un allineamento irregolare.
I dati non sono sufficienti per risolvere questi quisiti. Tuttavia, le misure dei lati della torre nell'ala del portale (sm8-8 and sm1-8) sono entrambe più corte di quanto ci si aspetterebbe se il fronte del portale al piano terra fosse allineato con il lato dell'ottagono che è il perimetro esterno del muro della facciata.
La questione non ostacola in modo sostanziale la spiegazione dello spostamento del muro del cortile nell'ala del portale.
L’Ottagono del Cortile
L'allargamento del muro della facciata nell'ala del portale provoca lo spostasmento della volta a crociera verso il centro della pianta di 23 cm, Fig. 19. La sezione della parete del cortile nell'ala del portale è similmente spostata verso il centro della pianta, ma di una quantità leggermente più grande.
La larghezza della stanza della volta a crociera nell'ala del portale è di 6,42 m. La larghezza delle altre sette stanze con volte a crociera al piano terra è di 6,40 m, ± 1,0 cm, Fig. 20. Di conseguenza, la stanza nell'ala del portale è più ampia delle altre sette stasnze di 2 cm; una piccola quantità, appena superiore all'intervallo di variazione di ± 1,0 cm.
La larghezza del muro del cortile è uniforme, una media di 2,36 m, ± 3,0 cm, per tutti gli otto lati, Fig. 20. La larghezza del muro del cortile nell'ala del portale è di 2,36 m, la stessa della media intorno al muro ottagonale del cortile.
La sezione della parete del cortile nell'ala del portale viene quindi spostata di 25 cm, di 23 cm a causa dell'ampliamento del muro della facciata e di 2 cm a causa della stanza più grande (23 + 2 = 25).
Come accennato in precedenza, gli angoli risultanti che lo spostamento del muro formerebbe nel cortile rispetto alle pareti adiacenti, Fig. 15, sono riempiti con muratura per formare un ottagono apparentemente regolare, come mostrato in Fig. 18 e 19. È comunque un ottagono irregolare, perché il lato risultante, d2-1-mod in Fig. 19, è più lungo del lato dell'ottagono perfetto del cortile, d2-1 prima dello spostamento della sezione del muro del cortile nell’ala del portale.
Fig. 19. Spostamento del muro del cortile.
Il lato dell'ottagono del cortile regolare, d2-1, misura 7,40 m alla fine della seconda fase del disegno. Schirmer indica le misure per i lati ottagonali del cortile in Fig. 20. Queste misure sono mostrate di nuovo in Fig. 21, dove viene anche mostrato che la misura media del lato ottagonale del cortile per i cinque lati ottagonali del cortile che non sono influenzati dallo spostamento del muro del cortile nell'ala del portale è di 7,40 m, ± 3,5 cm.
Fig. 20. Misure di larghezze al piano terra ? Schirmer.
Il perimetro del cortile è un perfetto ottagono secondo il disegno iniziale e quasi come implementato dai costruttori 800 anni fa, tranne ovviamente per il lato spostato. La distanza dei sette lati del cortile dal centro della pianta, escludendo di nuovo quello modificato, è di 8,94 m, ± 3,0 cm, secondo i dati di Schirmer in Fig. 15. Calcolato trigonometricamente da questo dato, il lato nominale del perimetro ottagonale del cortile dovrebbe essere 7,40 m (d2 = 2 x 8,94 x tan 22,5° = 7,40), che è la misura media per i cinque lati inalterati in Fig. 21. La varianza in queste cinque misure è ± 3,5 cm, 0,5% della misura di 7,40 m, un livello di precisione abbastanza alto da parte dei costruttori medievali.
Fig. 21. Misure dei lati del cortile ottagonale.
Un'analisi geometrica è delineata in Fig. 22 per una rilocazione di 25 cm della sezione della parete del cortile nell'ala del portale. Gli angoli che questa sporgenza crea nel cortile, Fig. 15, vengono eliminati estendendo il lato della parete spostata fino a intersecare i muri su ciascuno dei lati. Il risultato è un allungamento del lato del cortile per la sezione del muro spostata (ala 1) e un accorciamento dei lati del cortile su entrambi i fianchi (ala 7 e ala 2).
Fig. 22. Analisi geometrica delle misure del muro del cortil.
I lati del cortile risultanti adiacenti alla sezione della parete spostata, uno su ciascun lato, sono più corti ma uguali (la misura c in Fig. 22). L'allungamento della sezione della parete spostata e l'accorciamento dei lati delle pareti adiacenti sono correlati dal triangolo equilatero ad angolo retto formato dalla misura di rilocalizzazione (25 cm) negli angoli riempiti, triangolo con i lati a e b in Fig. 22. (I nomi di riferimento per le variabili in Fig. 22 si applicano solo a questa figura e non sono correlati a nomi di riferimento simili usati nel resto di questo studio).
Le misure effettive riportate da Schirmer, mostrate nelle Fig. 20 e 21, mostrano invece che i lati del cortile adiacenti alla sezione della parete trasferita hanno misure diverse. Avendo dimostrato che il cortile nominale è un ottagono perfetto, le diverse misure sono spiegabili solo con un'inclinazione della facciata del muro spostato nel cortile. Questa è la conclusione raggiunta anche da Götze e Schirmer.
L'inclinazione, angolo a in Fig. 22, è stimata dalle misure fornite da Schirmer (Fig. 20 e 21). Il punto di rotazione per l'inclinazione (P) è posizionato sul lato spostato in parallelo, a circa il 40% dall'ala 8 della lunghezza del lato spostato, come mostrato in Fig. 22.
L'analisi in Fig. 22 mostra che in effetti i tre lati irregolari calcolati geometricamente, d2, d3 e d4 in Fig. 22, corrispondono esattamente alle misure riportate da Schirmer, Fig. 21. Le modifiche per questa corrispondenza esatta sono:
• Un riposizionamento parallelo del lato del cortile di 25 cm (lato d1, Fig. 22) • Un punto di rotazione (P, Fig. 22) situato sul lato ottagonale rilocato in parallelo, a quattro decimi della lunghezza del lato spostato dall'ala 8 • U’angolo d’inclinazione (a, Fig. 22) di 0,82° in senso antiorario
Irregolarità nell’Ala del Portale
L'allargamento del muro della facciata nell'ala del portale è di 23 cm, che è il 76% di un CdM-ft (30,2 cm). Perché gli architetti medievali avrebbero scelto una misura così strana per allargare il muro della facciata? Non sembra avere un rapporto geometrico o altro rapporto proporzionale con qualsiasi altro elemento nella pianta.
È da notare che i progettisti medievali usavano valori che erano multipli interi di un piede (CdM-ft) in quelle poche istanze in cui proporzionalità geometriche non erano evvidenziabili. Un esempio importante è la parete divisoria delle stanze al piano terra per la quale i progettisti non trovarono un costrutto geometrico da cui ricavare una misura, e quindi scelsero una misura soggettiva di tre piedi esattamente. Insieme agli strati di finitura (uno su ciascun lato), la larghezza del muro è 1,05 m (3 x 0,302 + 2 x 0,075 = 1,056).
Le misure di Schirmer, Fig. 15, indicano che in effetti la larghezza delle pareti divisorie è di 1.044 m, ± 2,5 cm, per sette dei muri divisori al piano terra. Un altro esempio è l'estensione del muro del piano superiore nell'ala del portale che è stata discussa in precedenza per essere probabilmente esattamente due piedi.
Una misura di 23 cm, essenzialmente tre-quarti di un CdM-ft, sembra una scelta strana che non può essere spiegata. Questa misura è inferiore di 7,2 cm al CdM-ft (30,2 cm). Datosi che c'è una questione irrisolta di 5-8 cm relativa a questo muro, come discusso sopra, ciò dà origine ad un pensiero che in effetti i progettisti possono aver scelto una misura di un piede pari per l'allargamento della parete della facciata al piano terra; ma questo deve essere riconciliato con informazioni e dati più dettagliati sul portale.
Il dislocamento della volta a crociera contrasta con la regola di progettazione nel disegno concettuale e poi la modifica del disegno planimetrico alle torri. La regola è che tutte le volte a crociera devono essere situate alle intersezioni delle diagonali minori della pianta ottagonale per il corretto allineamento delle spinte laterali della volta a crociera con le torri. Un dislocamento di 23 cm per la volta a crociera nella direzione dell'ala comporta una ricollocazione di 16 cm delle diagonali della volta a crociera lontane dalle diagonali minori dell’impianto stabilito.
Questa è una deviazione minore considerando le larhe e pesanti murature già definite. Inoltre, si tratta di una piccola misura in relazione alla dimensione del piedino di 38 cm (lo zoccolo delle torri), che è la misura che il progettista medievale usava per dimensionare le strutture coinvolte nelle spinte laterali.
Inoltre, questa modifica nel disegno fu fatta più tardi nello sviluppo del progetto, probabilmente da persone che avevano priorità e preoccupazioni un po' diverse con il disegno, e un minore interesse e preoccupazione per le volte a crociera. Come notato altrove in questo studio, i lavori in pietra per le volte a crociera così come progettate, come I costoloni delle volte a crociera, i tas-de-charge, le colonne di supporto, ecc., potrebbero essere stati appropriati come lavori separati per una consegna a "tempo-giusto", e non potevano essere cambiati facilmente.
Infine, si nota che l'ottagono del cortile risultante è una forma geometrica irregolare, sebbene sembra provenire da un ottagono normale. Mentre la rilocazione parallela di 25 cm verso l'interno del lato ottagonale (lato d2 in Fig. 22) sembra un'operazione geometrica coerente, l'inclinazione di questo lato di 0.82° (lato d4 in Fig. 22) sembra una mossa arbitraria, senza spiegazione ovvia.
Inoltre, tale inclinazione ha implicazioni per la sezione della parete del cortile e la volta a crociera nell'ala del portale. Se la stanza trapezoidale con la volta a crociera quadrata al centro è posizionata in modo geometrico regolare, con i lati paralleli agli ottagoni della pianta, come tutte le altre sette volte a crociera al piano terra, la larghezza del muro del cortile nell'ala del portale avrebbe una larghezza variabile, a causa dell'inclinazione della facciata esterna nel cortile che è inclinata.
Schirmer riporta una larghezza di 2,37 m per questo muro, presumibilmente al suo punto medio. Ciò sarebbe coerente con una situazione in cui la larghezza di questo muro sia leggermente più grande sul lato dell'ala 2, vicino alla larghezza nominale al centro, e leggermente più piccola sul lato dell'ala 7.
D'altra parte, se questa sezione della parete del cortile è perfettamente uniforme lungo la sua lunghezza, allora l’implicazione è che la base quadrata della volta a crociera e la stanza trapezoidale costruita attorno ad essa sono inclinate allo stesso modo di 0,82°. Potrebbe anche essere che la forma trapezoidale della stanza sia leggermente distorta, per compensare per pareti uniformi sia sulla facciata che sul cortile, lasciando la volta a crociera ancora un quadrato perfetto. È stato già notato che la larghezza della stanza è leggermente irregolare, circa 2 cm più ampia delle altre stasnze al piano terra.
L'ala del portale sembra avere numerose irregolarità. La maggior parte di esse sono piccole, invisibili ad occhio nudo e spesso solo leggermente al di sopra della normale gamma di altre strutture attorno al castello.
Ci sono sicuramente modifiche per l'aggiunta di un portale sulla parete della facciata, ma ci sono dei quisiti riguardanti la corretta posizione della parete del portale al piano terra, a questo punto dell'esame, Fig. 23. Il posizionamento della parete del portale secondo i dati forniti da Shirmer deve essere riconciliato con le misure dei lati della torre nell'ala del portale.
Fig. 23. Note sulle misurazioni per il fronte del portale.
Parte del problema è sapere cosa misurare in relazione ai quesiti e le teorie che vengono affrontate. Un altro problema è che molte di queste deviazioni sono piccole, a volte vicino al limite di precisione raggiungibile, e altre volte appena al di sopra della gamma di variazione di simile strutture attorno al castello, che a sua volta è molto piccola. Certamente ci devono essere alcune deviazioni da parte dei costruttori medievali che cercarono di realizzare la costruzione seguendo le specificazioni del disegno, come pure altre distorsioni dovuti ai numerosi restauri nel corso di un secolo. I restauri iniziarono con l’acquisto del castello da parte dello Stato nella metà del 19mo secolo, e sono stati sostantivi, Fig. 24.
Fig. 24. Castel del Monte circa 1900.
È rimarchevole tuttavia che queste distorsioni siano comunque ancora piccole. Ad esempio, la distanza dell'angolo esterno del basamento delle torri dal centro della pianta è di 26,30 m, ±3 cm, per sette torri ( Fig. 15), una precisione dello 0,1% da parte dei costruttori medievali. I timpani (spandrel), che sono probabilmente gli elementi maggiormente influenzati dal restauro, misurano 15,4 cm, ±2,5 cm, per 11 timpani (spandrel) identificabili sul tetto.
Le irregolarità notate non sono errori di costruzione accidentali. Si tratta probabilmente di modifiche intenzionali, anche fatti in diversi tempi durante la costruzione, che sono difficile da decifrare, specialmente quando la geometria precisa rimane irrisolta. È possibile che il riposizionamento della torre 8 verso il centro della pianta di 9 cm in un primo tempo, il riposizionamento della volta a crociera e la parete del cortile annessa in un secondo momento, e le relative modifiche al portale potrebbero essere correlate all’orientamento del portale e sala "trono" al piano superiore, che è oggetto d’interesse da parte di alcuni studiosi.
Conclusione
L'aggiunta di un portale per dare una facciata al castello ha comportato un certo numero di modifiche lungo tutta l'ala del portale, dal muro della facciata alle pareti del cortile. La larghezza della stanza nell'ala della facciata è stata preservata, ma la stanza è stata spostata verso il centro dell'ottagono per accomodare un muro più ampio sulla facciata. L'aggiunta di un portale ha richiesto l'ampliamento del muro della facciata al piano terra per includere una saracinesca. Questo a sua volta ha richiesto una sporgenza del muro sul piano superiore per aprire uno spazio in corrispondenza della saracinesca per azionare il sollevamento del cancello.
Diverse caratteristiche strutturali e decorazioni artistiche conferiscono al frontale il senso di piattezza come negli altri sette lati del castello. La sezione della parete del cortile nell'ala del portale conserva anche la larghezza iniziale del progetto e viene riposizionata insieme alla stanza; il perimetro del cortile viene distort da questa operazione. Ci sono altre piccole distorsioni lungo tutta l'ala del portale; i dati sulle misurazioni come resi disponibili dalla letteratura limitano la ricerca su queste piccole variazioni.
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