Riporto qui la relazione di una delle tante liti
per la singolarità del caso accaduto nel 1652
"Nella Provincia di Bari il giorno di Tutti li Santi
al primo di novembre si celebra in una antica chiesa sita
nel territorio di Valenzano dove convengono multitudine
di populo dalle terre circonvicine, et con la medesima
occasione in un ristretto di territorio prefisso da suoi
confini se fa fiera dove dai SS. Canonici della Regal
Chiesa di Santo Nicolò della città di Bari si esigge
certo paghamento; è deritto da quelli [che] comprano e
vendono.
È successo in quest'anno 1652 verso li 15-16
hore di detto giorno, che ritrovandosi certe donne di
Valenzano, et un huomo detto Salvatore Albergo del Casale
dello sito vendendo lino fuora quasi nove o diece passi
da detto ristretto si arrivarono sopradetti alcuni SS.
Canonici volendo esiggere il paghamento solito, ai quali
le donne di Valenzano et l'huomo istesso replicarono che
loro non stavano dentro il ristretto della fiera e
perciò non volevano paghare, et le donne per essere di
Valenzano erano franche.
Li detti SS. Canonici levarono
in pena un mazzo di lino per ciascaduno. Le donne
gridavano piancendo che erano franche. S. Albergho dello
sito resisteva a farsi levare il lino, onde ditti SS.
Canonici lo maltrattaro con pugni e pigliandolo pei
capelli lo buttaro in terra. A questi gridi sopragiunse
l'Arciprete di Valenzano chiedendo ai ditti SS. Canonici
che procedessero più miti, et che le donne come
cittadini di Valenzano erano franchi. Li SS. Canonici
replicaro che non godevano franchizie e maggiormente
stringevano le donne a levarsi il lino; l'Arciprete si
opponeva replicando che li cittadini di Valenzano erano
franchi. A queste parole replicando li SS. Canonici
inciuriano al ditto Arciprete: Capopopulo, Masaniello!
L'Arciprete li mentiva per la gola. Li SS. Canonici
sentendosi mentiti li diedero alcune bottate. Arrivarono
queste voci per tutta la fiera, dove stava il Medico
coniughato Francesco Stella, nepote di ditto Arciprete.
Corse al rumore, et incontratosi con ditti SS. Canonici
disse di haver havuto ardire maltrattare et di inciuriare
Capopopulo l'Arciprete di Valenzano mio zio; mentiva
questa parola, et lo imparerebbe [= insegnerebbe] di
creanza. Intesa questa proposta uno di ditti SS. Canonici
Cola d'Effrem diede una sbottunata al di Medico Stella,
et afferrandosi a' pugni scorseso avanti; a questo rumore
corse gran populo, et fra li altri (il) Medico Domenico
Moretto di Montrone parente del Medico Stella, et si
avventava verso il Canonico Effrem quale se pose a
fuggire.
Arrivavano quattro a cavalli di Bari, et fermaro
il ditto M.co D.co Moretto. Il Canonico Effrem da dietro
ditti cavalli tirò due pietre de' quali ne colme una in
testa al ditto M.co D.co Moretto, ferendolo gravemente
con grandissima effusione di sangue, et da Medici la
ferita viene stimata pericolosissima. Corsero alla voce
della ferita e del sangue molti paiesani di Montrone e
Valenzano seguitando ditti Canonici et avanzandosi ivi
anche il Nobil Uomo Annibal de Rossi gentiluomo di Bari a
cavallo colla spada snudata gridando pace, pace quietò
ditto rumore senza seguire altro."
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