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| SINTESI STORICA DI VALENZANO |
| A cura di Lino Di Turi |
| 1999 |
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| Parte Terza |
| Dal XVI al XX Secolo |
| Indice |
| La chiesa di S. Rocco: edificazione |
| La famiglia Furietti |
| Costruzione della chiesa e del convento |
| Chiesa di S. Maria di S. Luca |
| Quando sorse il monastero di S. Maria di Loreto |
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| La chiesa di S. Rocco: edificazione |
| Nello stesso anno si iniziò a costruire la cappella di S. Rocco, i cui costruttori furono Bello di Valenzano, figlio di mastro Antonio, di circa 60 anni, Mastro Cola di Forenza (Prov. di Potenza) della stessa età e da mastro Cola Salata di Valenzano di circa 60 anni; era arciprete all'epoca don Leonardo De Rosa. Questa cappella, edificata a spese della "Università" di Valenzano, ormai non esiste più. Essa doveva sorgere al posto del transetto della attuale chiesa di S. Rocco, a fianco della torre campanaria, completamente rifatta agli inizi del "900". L'odierna chiesa è stata edificata sulle rovine del vecchio tempio il 1586; lo testimonia l'incisione ancora evidente sul frontespizio triangolare dell'ingresso laterale su via municipio. |
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| La famiglia Furietti |
| Durante il XVII secolo Valenzano, feudo della famiglia Furietti, fu colpita più volte dalla peste; in questo secolo furono realizzati due complessi ecclesiali di notevole interesse: S. Maria di S. Luca e S. Maria di Loreto. |
| Il convento di S. Maria di S. Luca, sorse fuori le mura, a ridosso di una antica cappella, per iniziativa della "Università" di Valenzano. |
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Pianta del piano terra del complesso conventuale di S. Maria di S. Luca.
Anteriore alla recente ristrutturazione. La parte retinata rappresenta, in base agli affreschi in essa ritrovati, la sede della originaria cappella del '400. |
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| Anteriore alla recente ristrutturazione.
Pianta del piano terra del complesso conventuale di S. maria di S, Luca. |
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| Costruzione della chiesa e del convento |
| La costruzione sia della chiesa che del convento ebbero inizio nel 1606, lo testimonia una incisione datata appunto 1606, su di una basola dell'originario pavimento della chiesa. |
| I Padri Riformati permasero nel convento per oltre due secoli fino alla soppressione avvenuta con legge dello Stato nel 1866; pertanto con decreto M. del 17 luglio 1867 il convento veniva ceduto al Comune. |
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| Chiesa di S. Maria di S. Luca |
| Allo stato, la chiesa presenta, dell'originario concepimento, la facciata barocca in pietra da taglio. Il suo interno è costituito da unica sala coperta con volta a botte lunettata, esempio di sobrio stile barocco; degno di nota è l'altare ligneo con il grande tabernacolo intarsiato, eseguiti nel Settecento. |
| Nell'effettuare i restauri all'intero complesso conventuale, nella sala posteriore alla attuale sacrestia, sono venuti alla luce decorazioni ed affreschi del "400". Questi, e la osservazione della struttura muraria portante, coperta da semplice volta a botte, farebbero pensare alla sede della originaria cappella. Guardando la facciata della chiesa, alla sua sinistra si erge un imponente campanile in bianchissima pietra, edificato nel 1774, per volere dell'allora Superiore P. Giuseppe da Canneto. |
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Vista del Monastero delle Benedettine (S. maria di S. Luca) e di Via Muraglie.
Si noti la cella campanaria di stile barocco della chiesa annessa. Questo monastero è stato sede del municipio. La sua demolizione è avvenuta nel 1966, per dar posto ad un edificio scolastico. |
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| Monastero di S. Maria di Loreto.
Vista dell'antico chiostro demolito nel 1966. |
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| Quando sorse il monastero di S. Maria di Loreto |
| Il monastero di S. Maria di Loreto, sorse nel 1654, sul luogo ove si ergeva la chiesa di S. Lorenzo Grangia, di cui si è già detto, orientata ad est del borgo, quasi a ridosso delle mura urbane. Esso fu edificato con il contributo di Maddalena Acquaviva moglie di Lanfranco I Furietti. Ospitò a lungo le suore Benedettine Cistercensi, ed a seguito della legge del 1866, venne soppresso e divenne proprietà comunale. Fu sede del Municipio sino alla sua demolizione, avvenuta il 1966; oggi al suo posto è stato realizzato un edificio scolastico. Del vecchio monastero non rimane che qualche vano a piano terra e la chiesa. |
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